Risolvere il problema delle alghe verdi
Poche altre famiglie di alghe presentano così tante e diverse varietà come quella dell'alga verde. Molte di loro sono del tutto innocue o si trovano di rado nei nostri acquari.
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Quando l’acqua del tuo acquario è limpida, hai una buona visione della vita al suo interno. Tuttavia, di tanto in tanto può capitare che l’acqua sia torbida. Perché succede e cosa bisogna fare per risolvere questo problema? In questo articolo trovi le risposte alle tue domande.
Che sia marrone, grigia, verde o bianca, sono diverse le cause che possono rendere torbida l’acqua tuo acquario:
Diverse sostanze (ad esempio prodotti per concia, acidi umici, tannini) provenienti dal legno delle radici, dalle foglie di mandorlo indiano o dalle pigne di ontano possono causare una torbidità tra il verdastro e il dorato nell’acqua. Queste sostanze non sempre sono pericolose.
Al contrario, pare che gli acidi umici addirittura rafforzino il sistema immunitario dei pesci. Queste sostanze miracolose alleviano lo stress causato dagli agenti inquinanti (ad esempio i metalli pesanti). Si dice anche che le sostanze umiche abbiano un effetto positivo sui geni della longevità.
Tuttavia, queste sostanze hanno queste grandi proprietà anche in quantità minori, senza necessariamente intorbidire l’acqua.
La torbidità normale è solitamente causata da particelle in sospensione che si depositano sulla superficie dell’acqua e delle piante se il substrato (ad es. ghiaia o sabbia) è fortemente contaminato. I pesci che scavano nel substrato aumentano la torbidità.
Nonostante siano innocue per i nostri amici di pinna, le particelle in sospensione sono un segno che l’acquario non è pulito.
Alcune alghe galleggianti (ad esempio Ankistrodesmus, Chlorella e Scenedesmus) possono colonizzare quasi tutto l’acquario: questo fenomeno è noto come fioritura algale. Le alghe crescono soprattutto quando c’è uno squilibrio di nutrienti.
Questo succede con maggiore frequenza se si utilizza una quantità eccessiva di fertilizzante liquido o se si è installato un impianto CO₂. Può accadere anche se l’acquario è illuminato troppo a lungo. È quindi opportuno mantenere un’esposizione massima di 10-12 ore al giorno.
L’acqua dell’acquario assume un colore bianco, lattiginoso, soprattutto se non viene cambiata regolarmente e c’è un eccesso di fertilizzanti e di mangime. Se dimentichi di rimuovere il cibo in eccesso dalla vasca, questo si accumula sul substrato.
Alghe e batteri utilizzano il substrato come terreno di coltura, sovraccaricando sempre più l’acquario di microrganismi e privando sempre più l’acqua di ossigeno, tanto da farla apparire biancastra. Gli esperti chiamano questo fenomeno “nebbia batterica“.
Per ottenere un’acqua cristallina, è necessario affrontare le cause dell’intorbidimento eseguendo la corretta pulizia dell’acquario e il trattamento dell’acqua.
Se il tuo acquario è sovraccarico di alghe e batteri, dovresti utilizzare un chiarificatore UVC. Questo, riducendo l’abbondanza di microrganismi nell’acqua con l’aiuto della luce UV, schiarisce l’acqua lattiginosa e torbida.
Tuttavia, non va utilizzato per troppo tempo, perché a lungo termine la luce UV può danneggiare le piante e i pesci. Dopo averlo utilizzato, dovresti anche cambiare l’acqua all’acquario, per rimuovere completamente le particelle morte dalla vasca.
Degli speciali batteri benefici sono in grado di mantenere l’acqua limpida e pulita grazie alla loro funzione di filtrazione biologica. Questi batteri convertono sostanze tossiche, come l’ammoniaca e i nitriti, in nitrati composti meno dannosi.
Di solito i batteri depuranti si insediano naturalmente nell’acquario entro un mese circa, la cosiddetta “periodo di rodaggio“. Tuttavia, se desideri accelerare questo processo, puoi acquistare e utilizzare uno speciale attivatore batterico.
Uno degli errori più comuni nel mondo dell’acquariofilia è l’eccesso di sostanze nutritive dovuto a fertilizzazioni e somministrazioni di cibo troppo frequenti. Per evitare che l’acqua diventi torbida è quindi necessario regolare la quantità di fertilizzante e di mangime per pesci in base alle esigenze degli abitanti dell’acquario.
Puoi effettuare un cambio parziale o completo dell’acqua del tuo acquario.
Se l’acqua del tuo acquario è torbida, dovresti dare un’occhiata al filtro. È intasato da troppa sporcizia e fango? In tal caso, puliscilo o sostituiscilo con uno nuovo.
Puoi eliminare la colorazione marrone con l’aiuto di Purigen Seachem, un adsorbente sintetico. Inserendolo nel filtro, questo polimero rimuove tutti i tipi di intorbidamento.
Per mantenere l’acqua del tuo acquario il più limpida e pulita possibile, il primo passo è quello di comprendere le vie e i processi metabolici dell’acquario.
Quando allestisci l’acquario, presta attenzione non solo alla scelta del materiale filtrante e del substrato, ma anche al tipo di filtro.
Ricorda inoltre di calibrare la somministrazione di mangime e fertilizzanti al fabbisogno degli abitanti dell’acquario. Troppi nutrienti sono dannosi per la salute dei tuoi pesciolini e causano torbidità a causa della crescita eccessiva di alghe e batteri.
Esegui di tanto in tanto esegui anche dei test per valutare la qualità dell’acqua, così potrai regolarla se necessario.
Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.
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Poche altre famiglie di alghe presentano così tante e diverse varietà come quella dell'alga verde. Molte di loro sono del tutto innocue o si trovano di rado nei nostri acquari.
Da che esistono gli acquari, l’importanza e la frequenza del cambiare l’acqua all'acquario sono due argomenti sempre in voga. Anche se poche, per fortuna, ci sono ancora persone che hanno pesci ornamentali e credono che nell’acquario possa crearsi una sorta di "equilibrio biologico" simile a quello naturale, giustificando così la loro “preziosa” acqua stagnante.
L‘ictioftiriasi, causata dal parassita unicellulare Ichthyophthirius multifiliis, è conosciuta come la temutissima malattia dei puntini bianchi. Il parassita penetra nelle mucose e si installa nel pesce ospite. Questa infestazione è riconoscibile dall’esterno dai caratteristici puntini bianchi leggermente in rilievo. Se però la malattia è già allo stato avanzato, questi potrebbero unirsi tra loro dando vita a delle macchie grigie. La pelle del pesce secerne tanto muco e si disgrega. La malattia può portare alla morte se gli animali infetti non vengono curati. È pertanto importante riconoscerne per tempo i sintomi per poter agire tempestivamente.