Risolvere il problema delle alghe verdi
Poche altre famiglie di alghe presentano così tante e diverse varietà come quella dell'alga verde. Molte di loro sono del tutto innocue o si trovano di rado nei nostri acquari.
© Downunderphoto / stock.adobe.com
Da sempre si discute sulla necessità di cambiare l’acqua della vasca o della frequenza con cui va cambiata l’acqua degli acquari: in sintesi, della stessa qualità dell’acqua.
Benché questa idea sia stata quasi completamente estirpata, alcuni acquariofili credono ancora che negli acquari possa essere presente una sorta di ”equilibrio biologico” simile a quello esistente in natura, giustificando così la loro preziosa acqua vecchia.
A livello teorico questo principio potrebbe essere accettabile, ma l’esperienza pratica è del tutto diversa. Un acquario, per grande che sia, è e rimane un sistema artificiale, che non è nato secondo i criteri delle teorie evolutive o che non funziona su questa base. In natura vige un metabolismo costante e tutto ciò che si forma, viene ulteriormente decomposto fin nei suoi componenti fondamentali. Alla fine da questi componenti rinasce una nuova vita.
Altro motivo fondamentale per cui è bene controllare periodicamente la qualità dell’acqua.
Invece nell’acquario il ciclo metabolico non è completo e perciò determinati prodotti inevitabilmente non vengono trasformati, bensì rimangono e col passare del tempo si aggiungono alle concentrazioni in costante crescita. A un certo momento si arriva al punto in cui i pesci ornamentali, che sono i più adattabili, sono davvero stufi e (“Ma come è successo? Avevano un aspetto così sano!”) si allontanano dalla vita silenziosamente. Ma non si deve arrivare a tanto!
La scelta corretta e nel contempo il metodo per avere l’acqua “pulita” è una regolare sostituzione parziale dell’acqua. Quanto spesso e quanta acqua sostituire, dipende soprattutto dalle dimensioni della vasca e dalla densità abitativa dell’acquario.
Una volta la settimana devi controllare tre valori essenziali dell’acqua: il valore dei nitriti, il valore del pH e la durezza temporanea dei carbonati. In questo articolo per ora si prende in esame il valore dei nitriti.
Il nitrito si forma dalla decomposizione degli escrementi dei pesci. Esso blocca la distribuzione dell’ossigeno nel corpo dei pesci. Perciò con alte concentrazioni di nitrito gli animali soffocano, per così dire, dall’interno. Normalmente il nitrito viene decomposto nell’acquario dai Nitrobacter fino a diventare nitrato, che è relativamente innocuo. I batteri regolano la propria disponibilità sui pesci e sul cibo presenti. Tuttavia i batteri non possono far fronte a sovraccarichi eccezionali, come per esempio un pesce morto, che imputridisce, non visto all’interno dell’acquario.
Perciò occorre controllare una volta la settimana il contenuto di nitriti dell’acquario. L’ideale sarebbe eseguire la misurazione a metà settimana. Anche il controllo al mattino prima della sostituzione dell’acqua fornisce indicazioni valide in merito al corretto ciclo dell’azoto.
Ammonio / Ammoniaca
NH3/NH4
I batteri Nitrosomonas trasformano l’ammonio / ammoniaca / e l’ossigeno in nitrito.
Nitrito (NO²)
I batteri Nitrobacter trasformano il nitrito e l’ossigeno in nitrato.
Nitrato (NO³)
Acqua ( H²O)
senza inquinamento dovuto ad ammoniaca
Che cosa attestano le variabili misurate?
La seguente tabella offre una panoramica delle misure da adottare e/o della valutazione delle variabili accertate
Variabile misurata Nitrito | Valutazione / Provvedimento |
0,1 mg/l e minore | tutto ok, effettuare la sostituzione dell’acqua come di consueto |
0,3 mg/l | acqua inquinata – verificare che il filtro funzioni correttamente o che non manchi un pesce. |
0,5 mg/l | acqua fortemente inquinata – eseguire ora una parziale sostituzione dell’acqua (ca. 30% del contenuto della vasca). Trattare tassativamente acqua fresca. Ricercare la causa dell’inquinamento dell’acqua. Il filtro funziona correttamente? Manca un pesce? Inavvertitamente è stato messo troppo mangime? Eliminare il problema, per es. aspirare i residui di cibo ecc. |
1,0 mg/l e più | Effettuare immediatamente una sostituzione parziale dell’acqua pari al 50%. Trattare l’acqua fresca. Cercare ed eliminare il problema. |
I valori di nitrito troppo alti possono essere dovuti a diverse cause:
Nel nostro shop trovi un vasto assortimento di prodotti per la cura dell’acqua.
Poche altre famiglie di alghe presentano così tante e diverse varietà come quella dell'alga verde. Molte di loro sono del tutto innocue o si trovano di rado nei nostri acquari.
Da che esistono gli acquari, l’importanza e la frequenza del cambiare l’acqua all'acquario sono due argomenti sempre in voga. Anche se poche, per fortuna, ci sono ancora persone che hanno pesci ornamentali e credono che nell’acquario possa crearsi una sorta di "equilibrio biologico" simile a quello naturale, giustificando così la loro “preziosa” acqua stagnante.
L‘ictioftiriasi, causata dal parassita unicellulare Ichthyophthirius multifiliis, è conosciuta come la temutissima malattia dei puntini bianchi. Il parassita penetra nelle mucose e si installa nel pesce ospite. Questa infestazione è riconoscibile dall’esterno dai caratteristici puntini bianchi leggermente in rilievo. Se però la malattia è già allo stato avanzato, questi potrebbero unirsi tra loro dando vita a delle macchie grigie. La pelle del pesce secerne tanto muco e si disgrega. La malattia può portare alla morte se gli animali infetti non vengono curati. È pertanto importante riconoscerne per tempo i sintomi per poter agire tempestivamente.